Milano
Mercoledì 14 Marzo 2018 dalle 19 alle 21
Come smettere di urlare con tuo figlio
(bambini e ragazzi da 0 a 18)
Meditazione con campane tibetane
Se anche tu come me sei un genitore fantasticamente imperfetto, ti sarai sorpreso spesso ad urlare con i tuoi figli. Ci sono momenti in cui la rabbia prende il sopravvento. E tuo figlio diventa come il nemico da combattere. Il fatto è che tuo figlio è un bambino o un ragazzo e ci si può aspettare che si comporti in modo infantile o immaturo. Sta ancora imparando. Ma qualcuno dovrà pur comportarsi da adulto, se vogliamo che nostro figlio impari a comportarsi come tale quando crescerà!
Ne parleremo in occasione dell’incontro gratuito che si terrà a Milano, presso LE SPEZIE GENTILI, zona MM De Angeli,
con meditazione con campane tibetane
Costo dell’incontro,
inclusa meditazione con campane tibetane e aperitivo
20 euro
Quando lavoro in consulenza privata con le famiglie di cui mi prendo cura, spiego spesso che se si è presenti mentalmente, si possono notare le emozioni che si provano. In questo modo è possibile farle passare senza agire in uno stato di rabbia. In questo modo diventerai un modello della regolazione emotiva per tuo figlio. Che imparerà guardando te. Dunque, la tua prima responsabilità come genitore è essere consapevole del tuo stato interiore. Questo non significa non sentire la rabbia. Significa accorgersi di essere arrabbiati e decidere di non agire in quello stato.
Come funziona?
In questo incontro di due ore, provvederemo dapprima a fare una meditazione con campane tibetane della durata di mezz’ora circa, per armonizzare il nostro sentire e ritrovare l’equilibrio che con il passare del tempo si deteriora. La meditazione ci permetterà di conversare sul tema della gestione della rabbia e dello smettere di urlare da una prospettiva di maggiore apertura.
Ci inoltreremo poi nella conversazione su come smettere di urlare con tuo figlio e come creare connessione. E favorire una comunicazione rispettosa in famiglia. Cercando di capire come modificare un’abitudine che potrebbe essere ormai parte di noi.
Parleremo di:
- come
- comprendere e osservare le emozioni
- come gestire la rabbia
- come riconoscere i segnali che ci spingono in modalità attacco e fuga
- come essere genitori consapevoli
- come ricaricare le nostre pile
- come smettere di urlare
Costo dell’incontro,
inclusa meditazione con campane tibetane e aperitivo
20 euro
Imparare a gestire la rabbia
Come tutti i genitori sarà capitato anche a te, e continuerà a capitarti, di trovarti in modalità attacco e fuga. Quando sei in preda alla rabbia, sei davvero pronto a combattere il nemico. Il tuo corpo è sommerso da ormoni e neurotrasmettitori. E si hanno delle vere e proprie reazioni fisiche. Tensione muscolare, battito accelerato, respiro rapido. In questa situazione è difficile rimanere calmi. Eppure sappiamo con certezza che arrabbiarsi con il tuo bambino non è la cosa che vuoi davvero fare; sebbene apparentemente porti un momentaneo sollievo.
Questo è il momento di impegnarsi a non sculacciare, non dire parolacce, non insultare tuo figlio e non minacciare! E urlare? Nemmeno di urlare. Anche il tuo bambino si arrabbia, e se gli insegni con il tuo esempio a gestire la rabbia in modo costruttivo gli farai un dono immenso. Se smetti di urlare, non solo eviti di causargli sofferenza; ma gli offri un modello di ruolo. Vuoi insegnargli che ha ragione quello che urla più forte? Oppure che arrabbiarsi è umano e che essere adulti e crescere significa imparare a gestire la rabbia responsabilmente?
Perché urlare non serve?
La maggior parte dei genitori urlano. Non credere, è successo anche a casa mia. Molto spesso non ci accorgiamo nemmeno di farlo. Semplicemente cominciamo ad alzare la voce. Oppure ci rendiamo conto di farlo, ma in quel momento ci sembra del tutto giustificato. “Insomma, ma hai visto cosa ha combinato?”
In realtà gli studi scientifici dimostrano con chiarezza che i nostri figli (dalla nascita e ben oltre i 20 anni) rispondono meglio se non urliamo. Urlare può avere gli stessi effetti negativi dell’uso di punizioni corporali.
Urlare fa peggiorare la situazione in un’escalation negativa, trasformando due gocce di pioggia in un vero uragano. E come puoi aspettarti che tuo figlio impari ad avere il controllo sulle sue emozioni se non riesci a controllare le tue?
Se invece riesci a stare calmo, tutti intorno si calmano prima. E diventi un vero modello di regolazione emotiva. Sei anche più efficace nel risolvere i problemi. Insegni a tuo figlio a passare dalla rabbia alla calma per gestire le situazioni. E la relazione si rafforza. Tuo figlio diventa immediatamente più collaborativo.
Ma si può davvero smettere di urlare?
Se siamo onesti sappiamo anche che quando urliamo, c’è sempre sotto qualcosa di nostro. Siamo troppo stanchi, siamo sotto pressione o in ritardo, qualcosa è andato storto nella nostra giornata. Un altro genitore di fronte allo stesso comportamento scoppierebbe a ridere. A noi manda fuori di testa! Qualsiasi comportamento negativo possa avere messo in atto tuo figlio, è una richiesta di aiuto! Talvolta ci richiede di porre un limite forte, ma non ci può spingere a diventare irrispettosi. E di fatto urlando, non aiuti tuo figlio.
Non è facile smettere di urlare; soprattutto se da piccoli siamo stati cresciuti così. Ma se davvero desideri smettere di urlare, ti assicuro che è possibile. Come imparare un nuovo sport. Ci vuole pratica, impegno e dedizione. Ma è assolutamente fattibile.
Non sto dicendo che sia semplice. E di fatto non lo è! E soprattutto non avviene in un istante. Richiede un impegno costante e quotidiano. Sei solo tu che puoi decidere di farlo e mettere in pratica passo dopo passo tutto ciò che serve per farlo! Ma se cominci, e procedi un passo alla volta, arriverai ad un certo punto in cui guardandoti indietro ti accorgerai che l’ultima volta che hai urlato è davvero lontana.
Fai questa promessa oggi stesso
La ricerca dimostra che se ci impegniamo in modo consapevole e verbalmente a intraprendere un’azione, abbiamo più probabilità di farcela. Soprattutto se ci impegniamo quotidianamente. Se invece semplicemente speriamo che qualcosa cambi, o ancora peggio, rimpiangiamo il fatto che le cose siano così, il cambiamento non arriva.
Dunque, fai oggi questa promessa a te stesso. Scrivitelo ovunque tu possa vederlo. “Da oggi parlo rispettosamente a mio figlio!” Immaginati come sarà tranquilla la casa quando non ci saranno più urla. Immaginati mentre gestisci le situazioni che oggi ti fanno urlare, con calma e senso di sicurezza.
Ma come farà ad imparare se non alzi la voce?
Quando i bambini sono spaventati, come quando gli si urla contro, vanno anche loro in modalità attacco e fuga. E le aree del cervello deputate all’apprendimento si disattivano. Di fatto, tuo figlio non può imparare nulla quando urli. Per altro, ogni volta che urli perdi credibilità ai suoi occhi e tuo figlio diventa molto meno disponibile ad accogliere i tuoi consigli e le tue proposte. Hai presente l’adolescente che si trova con i compagni ed è tentato di bere dell’alcol? Se abbiamo creato connessione negli anni, gli verrà in mente che mamma e papà gli hanno spiegato che bere gli può fare molto male e si fermerà. Se abbiamo urlato per anni, in quel momento il gruppo dei pari prevarrà sulla nostra immagine.
Ogni volta che tuo figlio mette in atto un comportamento che non va in realtà ti sta lanciando un segnale per dirti che ha bisogno del tuo aiuto. Fa qualcosa che non va perchè si trova di fronte ad emozioni che non riesce a gestire e ad esprimere. Ed è ovvio che è necessario porre dei limiti. Ma mai in modo irrispettoso o che spaventa.
Ti aspetto mercoledì 14 marzo dalle 19 alle 21 per parlare a fondo di questo argomento. Scoprirai strategie pratiche e semplici per poter cominciare da subito a cambiare il clima di casa. Per rendere vera quell’immagine di una casa senza urla. Con genitori più tranquilli e bambini più collaborativi!