Qualche giorno fa una coppia di genitori in consulenza da me per le esplosioni di rabbia della loro bambina mi pone questa domanda: “Ma cos’è che fanno le altre famiglie che noi non facciamo?” Posto che ogni famiglia è unica, io riscontro alcune caratteristiche che si ripetono nelle famiglie in cui ognuno sembra trarre gioia dalle reciproche relazioni. Così spinta di questa coppia, mi sono messa a riflettere su cosa permette di creare una relazione profonda e forte con i figli in famiglia.
La prima risposta che mi viene da scrivere è questa: per vivere in una famiglia in cui i figli crescono felici, educati, rispettosi e sani bisogna lavora sulla relazione che abbiamo con i nostri figli. Se la relazione è forte e solida non c’è bisogno di disciplina e punizioni perché per natura il bambino desidera vivere in armonia e collaborazione con noi. E solitamente tutto il percorso di crescita in queste situazioni si svolge senza troppi intoppi. Non che non incontrino problemi questi genitori; ma è come se riuscissero ad affrontarli con tranquillità e stando dalla parte dei figli.
Una relazione forte richiede tempo ed energia
E’ chiaro che costruire una relazione solida richiede impegno. La relazione con i figli non è diversa dalla relazione con il partner. E come tutte le relazioni richiede impegno e investimento. Di tempo ed energia. E qui sento già tanti che mi rispondono: “ma io riesco a malapena a preparare la cena e metterli a letto. Arrivo a sera che sono distrutto!” E’ senz’altro vero che nel mondo caotico di oggi abbiamo poche energie a disposizione. Ma di solito, quando si riesce ad essere presenti in modo attento e responsivo nei confronti dei figli, la relazione sboccia e anche noi ci sentiamo più energici e attivi. Oltre a sentirci gratificati nel nostro mestiere di genitori. E questo crea un meraviglioso circolo virtuoso per cui la relazione con i nostri figli ci nutre e ci gratifica. E non rappresenta più solo una fonte di fatica o sacrificio.
Il tempo per vivere questa relazione è adesso
Un bellissimo studio di due psicologi della University of Illinois mostra come uno dei maggiori rimpianti delle persone sia di non essere riusciti a costruire relazioni profonde con le persone importanti della propria vita. In modo analogo quasi tutti i genitori riguardando indietro all’epoca in cui i loro figli erano piccoli sentono che avrebbero voluto passare più tempo con loro. Ecco dunque che quando comincio a parlare dell’importanza di costruire un legame solido adesso molti mi rispondono con “Ma io amo molto i miei figli e glielo dico sempre”.
Sì certo. E’ ovvio che come genitori amiamo i nostri figli ma bisogna trasformare queste parole in azione. L’amore deve prendere una forma attiva. Non basta dire ai figli che li si ama. Serve che questo amore sprizzi da ogni cosa che facciamo con loro.
E come si fa a costruire una relazione forte?
Si fa che si mette la relazione con i propri figli in cima alla lista delle priorità della nostra vita. E qui voglio sfatare il mito del “passo poco tempo con i miei figli, ma è di qualità”. E vi faccio un piccolo esempio: nelle relazioni sentimentali o di amicizia quando vi vedete poco o pochissimo con la persona in questione, vi viene facile aprirvi e connettervi immediatamente? O c’è bisogno di un po’ di tempo condiviso?
Con i bambini è uguale. Nelle relazioni che contano non basta la qualità. Ci vuole anche la quantità. Ovvero più tempo si passa insieme, più è facile che le interazioni siano significative. Per chi ha i bambini piccoli è più intuitivo ma vi spingo a riflettere cosa succede man mano che i figli crescono. Arrivati all’adolescenza spesso i figli sono impegnati in mille attività fuori di casa e i genitori anche. Con il risultato che spesso trovare anche l’opportunità di incrociarsi e scambiare due parole un po’ più profondamente diventa pressoché impossibile. Immaginatevi rimanere in connessione emotiva.
I figli hanno bisogno di attenzione
Lo so che nella vita moderna siamo tutti sottoposti a mille pressioni ed impegni. E proprio per questo, se non liberiamo del tempo nella nostra agenda da dedicare alla nostra relazione con i figli, semplicemente non ci sarà mai spazio per creare relazione.
I bambini e i ragazzi hanno bisogno della nostra attenzione per poter crescere in modo positivo. E ancora meglio hanno bisogno di un tempo in cui ci si dedica esclusivamente a quello specifico bambino. Esattamente come una pianta ha bisogno di acqua e luce, i nostri figli per crescere bene hanno bisogno di una relazione forte con noi. Osservate nelle vostre giornate quanto tempo trascorrete con i vostri figli senza alcuna interferenza esterna. Ovvero provare ad entrare in connessione mentre si ha la testa incollata allo schermo della tv o mentre si risponde freneticamente all’ennesimo messaggio sulla chat di classe.
La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti…..
Come diceva John Lennon nella bellissima canzone “Beautiful Boy”, riprendendo una frase di Allen Saunders: La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti….Cosa voglio dire? Che in realtà per costruire una relazione solida e profonda non bisogna fare niente di speciale.
Dovremmo semplicemente tenere a mente che le relazioni con i nostri figli in realtà si costruiscono sullo sfondo di una giornata normale. Mentre si va a fare la spesa, o mentre si è in macchina per andare al campo di calcio. La maggior parte della relazione si costruisce attraverso il modo in cui gestisci le situazioni della vita quotidiana. Come reagisci se è lento al mattino, come accogli il suo tentativo di raccontarti qualcosa, come accogli o respingi l’espressione delle sue emozioni. Cosa fai se non vuole fare i compiti o se non vuole andare a letto. Il modo in cui gestisci queste situazioni è la parte fondante della relazione che crei con tuo figlio. Ma è anche alla base dell’idea che il bambino si forma rispetto alle relazioni e a come vanno gestite.
Quando si ripetono interazioni negative….cerca di risolverle al più presto
Cerca di riflettere se ci sono interazioni che si ripetono in modo continuativo. E prova a trovare soluzioni per risolverle. Non vale la pena di vivere la vita in uno stato di irritazione perenne. Spesso quando si ripetono delle interazioni negative corri il rischio che il legame tra te e tuo figlio si allenti gradualmente. Ogni situazione può essere usata per avvicinare o allontanare le persone. Quando senti che tuo figlio sta cercando di tenerti lontano o ti accorgi che c’è qualcosa che non funziona tra voi, prova a trovare un momento per fermarti e riflettere con calma su quello che accade. C’è sempre un modo per risolvere anche le situazioni più complesse. Non rinunciare mai alla relazione con tuo figlio. Non alzare mai le mani in segno di rinuncia: i nostri figli hanno bisogno di sentire tutta la nostra fiducia.
La fiducia di credere sempre e comunque che le situazioni si risolvono
Se c’è una cosa di cui i figli di tutte le età hanno bisogno è la nostra fiducia. Tuo figlio deve sapere e sentire che credi in lui. Ha bisogno di incoraggiamento. E nei momenti in cui fa fatica ne ha bisogno ancora di più. Ricorda che tuo figlio crea un’immagine di sé e del mondo che lo circonda in ogni momento della sua vita. E se l’unica cosa che passa sono le critiche o le correzioni, non riuscirà a vedersi come una persona capace di cose buone. Comincerà a dubitare di essere una buona persona. E automaticamente comincerà a fare cose che le persone buone non fanno. E’ come una profezia che si auto-avvera. Più tu hai un’opinione negativa di lui e più lui cercherà di corrispondere a questa immagine. Lo ricordo soprattutto ai genitori di adolescenti.
Comunicare con tuo figlio ad ogni età
E qui arriviamo ad un altro ingrediente essenziale per costruire una relazione profonda. La comunicazione. L’aspetto principale è che ci sia comunicazione: e non è sempre così scontato. I bambini cercano sin da piccolissimi di entrare in connessione con noi attraverso la parola e il linguaggio. E se li ascoltiamo sin da piccoli continueranno a cercarci per raccontarci cose anche da adolescenti.
Ogni volta che tuo figlio inizia la conversazione e tu per qualsiasi motivo (perché hai la testa sul computer, perché stai chattando al telefono, perché stai pensando a cosa cucinare!) non gli presti ascolto, stai perdendo un’ottima occasione per conoscerlo un po’ di più. Ma non solo. Gli stai insegnando che parlare è inutile, tanto non interessa a nessuno quello che ha da dire. Teniamo anche conto che un ottimo modo per far tacere anche i più chiacchieroni è quello di porre delle domande dirette e chiuse. Molto più facile e strategico cogliere invece le aperture alla comunicazione da parte dei nostri figli. Fargli sentire che ci interessa e ci piace quello che raccontano.
Se sei genitore di un adolescente ti suggerisco di cogliere ogni più piccola occasione in cui tuo figlio mostra il desiderio di raccontarti qualcosa. Lascia stare per un attimo qualsiasi cosa tu stia facendo e mostrati subito interessato e attento. So che non è semplice quando si ha una vita professionale impegnata e molte responsabilità a cui assolvere. Ma i ragazzi che sentono che per i genitori ci sono altre priorità spesso si rivolgono altrove quando hanno delle necessità emotive.
Essere emotivamente disponibili
E arriviamo così all’ultimo aspetto che vorrei sottolineare. E che in realtà è quello fondamentale e che sta alla base di tutti gli altri. Per costruire relazioni solide che reggono nel tempo dobbiamo imparare ad essere genitori emotivamente disponibili. Presenti senz’altro ma anche con uno spazio emotivo in cui possa starci tuo figlio e la sua vita.
Sin dalla nascita un bambino è in grado di leggere con grande precisione gli stati d’animo di mamma e papà. Crescendo questa competenza n0n viene meno. Anzi i ragazzi continuano ad accorgersi e notare se noi ci siamo emotivamente per loro.
Essere disponibili è uno stato della mente. Avere uno spazio mentale per essere emotivamente vicini ai nostri figli. Per saper cogliere e osservare ciò che accade nella loro vita. Per poter intervenire laddove necessario. Per vedere il suo bisogno e poter rispondere nel modo più adeguato possibile. Così come con un neonato non ha senso offrire sempre e solo il seno come risposta ad ogni pianto, anche con i bambini e poi i ragazzi è importantissimo saper cogliere con precisione qual è il bisogno che esprime. Talvolta è la necessità di vicinanza. Altre volte sarà il desiderio di una maggiore autonomia. Ci sono momenti in cui tuo figlio ti chiede di chiacchierare e altri in cui ha solo bisogno di un abbraccio. Sta a noi saper leggere e interpretare. E chiedere spiegazioni quando non capiamo bene cosa ci sta dicendo. Con un atteggiamento di apertura e curiosità.
Essere vicini per poter sentire i loro bisogni
Un momento particolarmente importante è quello in cui ci si rivede dopo la scuola o le attività della giornata. Intercettarli ed esserci permette di avere un momento di vicinanza e ascoltare gli eventi principali della loro giornata. Ottimo per figli di tutte le età.
Ma con i ragazzi un po’ più grandi è fondamentale creare prossimità fisica perché si aprano possibilità di comunicazione. Così per esempio può essere utile stirare nella stanza in cui il ragazzo fa i compiti. O approfittare di un momento in cui ti trovi in macchina solo con lui. Porsi come obiettivi di creare delle situazioni in cui vi possano essere aperture, senza che passino come delle richieste esplicite di parlare. Cosa che gli farebbe chiudere immediatamente la bocca.
Come hai visto alla base di tutto c’è l’idea di creare una forte vicinanza emotiva che ti permetta di essere parte della vita di tuo figlio. Coltivare questa relazione quando i bambini sono piccoli permette di arrivare all’età dell’adolescenza con un conto in banca emotivo all’attivo. E’ il principale fattore di protezione che puoi dare a tuo figlio. Quando immancabilmente comincerà a fare una vita sociale al di fuori della famiglia, sarà il legame e la relazione forte con te che lo aiuterà ad evitare situazioni rischiose.
Ma non solo. Rimango fortemente convinta che il mestiere faticoso ed eroico del genitore ha senso solo se esiste questo legame forte. Anche di fronte alle fatiche o ai momenti difficili, ti permetterà di riuscire a vedere tuo figlio con lo stesso amore e stupore di quando lo hai preso in braccio la prima volta.
E tu come senti di essere nella tua relazione con tuo figlio? Come superi i momenti di fatica?