Ansia da genitorialità? Consigli per risolverla

14 Ott 2019 | Crescita personale

Ansia da genitorialità? Ti senti spesso ansioso e preoccupato e non riesci a vivere il tuo ruolo di genitore con la calma e la serenità che vorresti? E’ un problema molto comune in una società in cui il peso dell’educazione dei figli grava principalmente sulle spalle dei genitori.

Se anche tu soffri di ansia legata al tuo ruolo di genitore e non riesci a vivere la vita famigliare con la serenità che serve per avere una vita famigliare tranquilla, continua a leggere fino in fondo. Metteremo a fuoco il problema e cercheremo di capire insieme come affrontarlo e quali implicazioni può avere.

Come è cambiato il ruolo dei genitori

La genitorialità (ovvero essere genitori) è cambiata drasticamente nei paesi occidentali negli ultimi 50 anni. I dati della ricerca dimostrano con chiarezza che l’investimento in termini di tempo, denaro e emozioni è sicuramente aumentato. In modo drastico. Basti pensare che nonostante ad oggi le mamme siano quasi tutte impegnate in un lavoro fuori casa, il tempo che dedicano ai figli è uguale e forse maggiore a quello dedicato dalle mamme di alcuni decenni fa.

La stessa cosa vale per i papà e per la coppia genitoriale in generale.  Il carico di lavoro totale (in casa e fuori di casa) per i genitori  che hanno un impiego è elevato per entrambi i sessi, mentre le mamme lavoratrici hanno in media 5 ore in più di lavoro alla settimana rispetto ai papà lavoratori e quasi 19 ore in più alla settimana rispetto alle mamme che non hanno un impiego.

Anche solo leggere questi dati a me genera un po’ di ansia. E allora andiamo a capire un po’ meglio come affrontare questa ansia legata alla genitorialità. Con la convinzione profonda che se ci muoviamo a piccoli passi possiamo sicuramente modificare la situazione.

Genitori ansiosi bambini ansiosi

Il disturbo d’ansia ha più probabilità di innescarsi nei bambini che hanno genitori ansiosi. Potrebbe senz’altro essere una componente genetica, ma ritengo che dipenda invece considerevolmente dal fatto che i bambini imparano e crescono osservando noi. Questo ci pone nel ruolo fondamentale di leader. O come spesso dico ai genitori con cui faccio percorsi di supporto, noi siamo i capibranco. E un capobranco ansioso e in difficoltà non genera molta sicurezza nei membri del suo branco. Quindi il primo passo è superare le proprie ansie personali: ci si può lavorare da soli, in gruppo o con l’aiuto di uno specialista. Molto spesso l’ansia che viviamo come genitori affonda le sue radici nella nostra infanzia. E gettare una luce su questi aspetti non può che aiutarci a gestire al meglio la nostra ansia.

Prova a dare un nome alle tue paure

Di cosa hai paura veramente? L’ansia ovviamente ci erode lentamente se è indistinta e sembra pervadere ogni aspetto della tua vita. Immagino se stai leggendo questo articolo che ti capiti spesso di sentirti in ansia rispetto al tuo bambino. Ti stimolo, quando ti capita, a fermarti un momento e provare a chiederti che cosa realmente ti spaventa. O di cosa hai paura. Anzi qual è la peggiore delle tue paure?

Le tue peggiori paure

Per alcuni di noi la risposta è: che gli succeda qualcosa, che non sia felice nella vita, che cresca come un maleducato, che si faccia male, che possa morire ecc. Metti qui la tua risposta personale e ti accorgerai di quanto è utile dare una definizione precisa alla nostra ansia. Innanzi tutto ci permette di vedere che le nostre paure difficilmente possono diventare realtà. E in secondo luogo mettercisi davanti e darle un nome ti permetterà di sentire il controllo su questa paura.

Il desiderio di essere genitori perfetti

Questo è un mio vecchio cavallo di battaglia. Che ripeto come un mantra a tutte le mamme. Perché è una questione che affligge anche me. Non mi stupisce: viviamo  in un contesto dove la genitorialità diventa l’elemento unico e fondamentale per la felicità e il successo dei figli. Dunque tutta la responsabilità è sulle nostre spalle e per niente condivisa. Quindi spesso questa ansia è relativa a noi stessi e alla nostra paura di non essere abbastanza bravi come genitori.

Non serve essere genitori perfetti

Ma qui vi rassicuro: non serve essere genitori perfetti. Basta essere genitori sufficientemente buoni. Ovvero fare del proprio meglio per realizzare i bisogni che il vostro bambino esprime. E credo che come la maggior parte dei genitori che mi vengono a trovare in studio anche tu sia già sufficientemente buono. E anche il tuo bambino fondamentalmente va bene così come è . Per cui puoi tirare un respiro di sollievo e rilassarti.

Ricorda che la vita è adesso

Molta dell’ansia che viviamo come genitori è relativa al futuro. Un futuro solitamente piuttosto vago ma probabilmente minaccioso o ansiogeno in cui ci immaginiamo che i nostri bambini avranno dei problemi. O non saranno all’altezza degli altri, o non saranno sufficientemente forti, famosi, di successo. La lista potrebbe andare avanti all’infinito. E talvolta l’ansia può anche essere giustificata e ci deve spingere ad agire alla ricerca di soluzioni. Ma la maggior parte delle volte trovo che questo genere di ansia non sia ancorata nella realtà. La vita accade ora, nel momento presente. E la cosa incredibile è che più siamo ansiosi adesso, più i nostri figli ne porteranno i segni crescendo.

Vivi il momento presente

La cosa migliore che possiamo fare per i nostri figli è mostrargli come vivere pienamente nel momento presente. E l’unico modo per farlo è vivere nel momento presente. E permettere ai nostri figli di vivere pienamente il loro essere bambini. Così come sono. Conn quello che hanno a disposizione in questo momento. E non come l’epoca della vita in cui per forza si incamerano competenze che ci preparano alla vita adulta. Vivere come bambini: giocare, esplorare, lasciarsi andare, prendersi il tempo e viverlo a fondo.

Ricordati di respirare

John Lennon diceva “La vita è quello che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti”. Vivi ora. Fermati, non aumentare lo stress. Respira. Osserva il tuo respiro che entra ed esce dal tuo corpo. Il respiro è l’unico strumento che abbiamo per abbassare il livello dello stress a livello corporeo. Dunque impariamo a fermarci qualche volta durante le nostre giornate sempre di corsa e concentriamoci per un attimo sul nostro respiro. E’ ciò che ci mantiene vivi. E ci ancora al momento presente. Fermarsi un momento sul respiro permette di rallentare il ritmo e magari anche di rilassarci un momento. E non serve niente per respirare. Niente borsa o abbonamento per la palestra. Niente fatica. Ne scarpe da ginnastica e tuta. Lo potete fare in ogni momento e in ogni luogo. Con benefici meravigliosi e immediati.

Regolare le emozioni con consapevolezza

Dopo un po’ che poni l’attenzione sul respiro, vedrai che riuscirai ad utilizzare la respirazione per calmarti e regolare le tue emozioni anche nei momenti di difficoltà. Ogni volta che riesci a rallentare il ritmo del tuo respiro e a restare calmo, stai mostrando ai tuoi bambini che ogni momento di crisi è gestibile. E affrontabile. E che tu che sei la sua mamma o il suo papà sarai in grado di gestirlo. Concentrati sul tuo bambino invece che sulle tue paure. Ricorda che appena si accorge che sei in grado di regolare le tue emozioni, il suo sistema limbico (che controlla le emozioni) si rilassa e in automatico imparerà gradualmente a regolare anche le sue emozioni.

Impara ad accettare gli errori: i tuoi e quelli del tuo bambino

Può accadere a tutti di prendere un voto un po’ basso a scuola, fare una litigata con un compagno o non essere selezionati per la partita della domenica. Sono incidenti di percorso che non trasformerei in disastri irrisolvibili. Troppi genitori sgridano o puniscono i bambini per questi piccoli fallimenti. Al contrario ti suggerirei di mostrare a tuo figlio come si recupera e ci si risolleva da un momento di difficoltà. Si apprende la resilienza, fattore fondamentale per affrontare i momenti di difficoltà che inevitabilmente la vita gli richiederà di affrontare. Facciamo tutti degli errori e avere un atteggiamento più morbido verso i tuoi errori e imperfezioni di adulto aiuta il tuo bambino ad essere più amorevole e comprensivo verso se stesso e gli altri.

Accettazione

E’ fondamentale avere un atteggiamento proattivo e cercare di modificare le cose che in famiglia non funzionano o che si posso migliorare. Ma vi stimolo ad affrontate le piccole crisi famigliari come dei momenti di sfida e delle possibilità di evoluzione, senza sprecare energie ed emozioni su aspetti che sono al di là del tuo potere o del tuo raggio di azione. E’ un po’ simile a quando dico: scegli le tue battaglie. Ci saranno alcune cose che dovrai accettare così come sono e ti assicuro che vivere senza ansia e rabbia facilita la vita a tutti quanti. S sei una persona ansiosa spesso e volentieri la tua ansia interferirà con questo processo di differenziazione. Fermati, respira e concentrati sui tuoi bambini. Ricorda che a volte fanno cose bambinesche perchè sono bambini e devono solo imparare. E anche tu insieme a loro impari a fare il genitore.

Prova gratitudine

La vita accade ora, nel momento presente. E la famiglia cambia e si modifica costantemente. Talvolta siamo talmente impegnati a fare progetti, correggere il tiro, affrontare difficoltà da non riuscire ad apprezzare ogni piccolo istante della nostra vita insieme. Permettiti di vedere e sentire gratitudine per ogni piccola cosa. Il sorriso di tuo figlio, un pomeriggio passato insieme, un bel disegno, un bacio appiccicoso. Hai il privilegio e la gioia di vivere con questi giovani esseri umani. Per poco, perché crescono molto in fretta. Assapora ogni istante. Prova a trovare almeno tre motivi per essere grata quando vai a letto.

La miglior medicina per l’ansia è la felicità. La capacità di accorgersi che in mezzo a tante cose difficili e complicate, in realtà siamo pieni di motivi per essere felici e grati della nostra vita con i bambini.

 

Spiegami le tue difficoltà in famiglia. Agiremo subito insieme per ritrovare armonia!

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