Vi ho già raccontato nell’articolo della settimana scorsa l’importanza di imparare a gestire la rabbia per noi stessi ma soprattutto per i nostri figli.
Oggi vorrei vedere insieme a voi che cosa possiamo fare in concreto quando nostro figlio è in preda ad un attacco di rabbia. Come gestire la rabbia dei figli?
Come vedrete, e come dico spesso, per aiutare il tuo bambino devi innanzi tutto diventare consapevole delle reazioni che suscita in te.
E solitamente parliamo di reazioni piuttosto intense.
Cerca di evitare di entrare in modalità attacco e fuga
Quando lo spiego ai genitori con cui faccio un percorso di consulenza, mi guardano con gli occhi sbarrati. Cosa intendo?
Solitamente osservare la rabbia insorgere in una persona che ci è vicina, fa scattare in noi una reazione di difesa istintiva e animale su cui non abbiamo controllo.
La natura ci offre così maggiori possibilità di sopravvivenza: come se ci trovassimo di fronte al leone della foresta, possiamo decidere se attaccare oppure scappare.
E’ una difesa che attiva il sistema nervoso ed I circuiti dell’adrenalina. Dunque, per poterci calmare, abbiamo bisogno di usare il respiro che ci permette di far abbassare il livello di attivazione.
Aiuta anche ricordare che non è una vera emergenza, ma solo un’emozione difficile che fa la sua comparsa sul viso adorabile del nostro bambino.
Oltre a calmare il nostro sistema nervoso, questo permette di aiutare tuo figlio a regolare le sue emozioni, a non sentirsi minacciato, cosa che probabilmente aumenterebbe la rabbia in maniera rapida e violenta.
Di tutti i consigli che ti do, questo è in assoluto il più importante.
Che ci crediate o meno, noi siamo a tuti gli effetti organizzati come tutti gli altri mammiferi e il nostro sistema nervoso è predisposto per cogliere in maniera non verbale lo stato del sistema nervoso degli altri.
E sulla base di questa valutazione ci spinge ad agire o reagire con diverse modalità. Dunque, la capacità di calmare il tuo sistema nervoso è di un’importanza fondamentale per aiutare il tuo bambino a calmare il suo.
Impara ad ascoltare
Spesso e volentieri l’unica cosa di cui il tuo bambino ha bisogno è di sentire che la sua emozione, necessità, preoccupazione o paura venga accolta dall’altro.
Possibilmente da qualcuno che lo ama e che è più saggio, più forte, più calmo e sicuro di lui. Sto parlando proprio di te: la sua mamma o il suo papà.
Quando non si sente ascoltato o accolto, spesso la rabbia del tuo bambino va in rapida escalation e si trasforma in una vera e propria crisi.
Impara a riconoscere i momenti in cui ha bisogno di sentire che ti fermi e lo ascolti, e vedrai che comincerà immediatamente a sentirsi più calmo.
Convalida e riconosci la sua rabbia e anche la sofferenza che si nasconde più in profondità
Come spiegavo nell’ultima puntata sotto la rabbia si nascondono spesso emozioni di maggiore vulnerabilità.
Se riesci ad essere compassionevole e aperto verso la rabbia di tuo figlio, probabilmente riuscirà a contattare la sofferenza che si nasconde sotto alla rabbia.
E quando la contatta arrivano le lacrime.
Che parole possiamo usare se non siamo tanto esperti e non ce ne vengono in mente? Qualcosa come: “Tesoro, mi spiace che sia così difficile per te. Credo che tu ti senta molto solo e triste!”
Qualunque frase gli faccia sentire che abbiamo profondamente compreso come si sente: frustrato, deluso, triste, ferito…. impariamo un lessico che possa descrivere le diverse sfumature.
E mettiamo parole alla sua rabbia e alla sua tristezza. Non dobbiamo dirgli che siamo d’accordo o in disaccordo; semplicemente fargli sentire che riconosciamo la realtà di ciò che vive in quel momento.
E appena si sentirà accolto e ascoltato, il suo stato d’animo cambierà.
Ti trovi spesso ad affrontare momenti di rabbia di tuo figlio? Qualunque sia la sua età, se non sai come aiutarlo, possiamo parlare insieme per capire come essergli vicino nel modo migliore.